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La nuvola scassata

Il 18 maggio 1968 cadde sulla testa di Procopio un dado esagonale, con la filettatura all'interno.
Procopio alluccò e dovette andare in giro per una settimana con la testa fasciata. Cominciò a pensare da dove potesse essere caduto quel dado.
Certo Procopio non poteva immaginare che un angelo stesse lavorando ad una nuova macchina per regolare il movimento delle nuvole e la distribuzione della pioggia.
Una sera che non poteva dormire e si era andato a sdraiare sul tetto della sua baracca, improvvisamente si addormentò e cominciò a sognare. Gli pareva di arrampicarsi su per una lunghissima scala a pioli, finché arrivò vicino ad una nuvola. Si arrampicò con le mani sulla nuvola, che era come l'ovatta. Si sentiva tutto bagnato e non sapeva se fosse sudore o acqua. Quando fu salito sulla nuvola capì: c'era un angelo che lavorava molto ad aggiustare uno strano congegno che Procopio non sapeva a che servisse.
L'angelo era tutto nudo e sudato, sebbene Procopio sentisse un po' freddo.
Quando si accorse del suo arrivo, con grande naturalezza gli dette un pugno in testa e così recuperò il dado che gli mancava.
Con un sospiro di sollievo l'angelo si asciugò il sudore e si rimise il camice bianco e l'aureola in testa, ringraziò Procopio e con un calcio lo rimandò giù, dopo avergli spiegato che, il dado era indispensabile per riparare quella nuvola, che perdeva da molto tempo.
Procopio si svegliò improvvisamente, e, con sua meraviglia, si trovò guarito dal bernoccolo in testa e completamente sano, nonostante la caduta dalla nuvola. Si guardò attorno e vide che a terra, all'angolo della baracca c'era una pozzanghera piena d'acqua, ma adesso non vi gocciolava più niente.



Scuola 128, 19 maggio 1969.