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'E Zezi & Daniele Sepe

Sabato prossimo a Roma ci mancherà il rullante libertario di Felice. Felice Pignataro ci ha insegnato per anni cosa è e cosa dovrebbe fare un artista comunista. Non era Andy Warhol, non era Kounellis, non era un ultra miliardario artista da vaudeville che i «regnanti» della nostra città continuamente ossequiano e foraggiano. Ma ha reso la vita più lieve a tutti i bambini degli asili, gli asili che arricchiva dei suoi ultracolorati murales, o dei quartieri spagnoli o della sua degradata periferia. 'Na capatosta con un'energia che abbiamo sempre invidiato.
Era il nostro Rivera, il nostro Orozco, e siamo sicuri che in questo momento con loro sta mettendo sottosopra pure i piani alti, con l'appoggio di San Gennaro... Ciao Felì.