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Il carnevale del Gridas a Napoli

Qualevita, Febbraio 2010, pag. 30


«Come tutti gli anni, dal 2005 (anno della sua beatificazione, ndr) San Ghetto Martire presiederà il corteo di carnevale di Scampìa - affermano i responsabili del GRIDAS - Siamo ben lieti di comunicare che sta già vegliando sui laboratori preparativi, iniziati questa settimana, e che non vede l'ora di mostrarsi, in tutto il suo rinnovato splendore e con il tono muscolare migliorato, al 28° Corteo di Carnevale di Scampia. Invitiamo gli scettici a venire di persona a verificare lo stato del Santo al corteo mascherato che si terrà domenica 14 febbraio 2010, con partenza alle ore 10:30 dalla sede del GRIDAS (via monte rosa 90/b, Ina Casa, Scampia, Napoli)».

Rialzandosi in piena forma dal tavolo operatorio è lo stesso Santo a prendere la parola: «Non mi perderei nemmeno un corteo del Carnevale di Scampìa! A maggior ragione io, Santo dei diseredati e degli abbandonati, non potrei mancare quest'anno che il corteo è dedicato a chi non ha voce, alle minoranze, ai minori, per un riscatto contro le sopraffazioni e i furti istituzionalizzati dei potenti di turno».

Titolo del corteo di quest'anno, infatti, è
"ASILI AN-NEGATI/PERCORSI RITROVATI".
Come si legge dal bando diffuso dal GRIDAS quest'anno «Il titolo di quest'anno è un chiaro riferimento all'accoglienza e al diritto d'asilo negati, spesso annegati in mare, ma anche al diritto allo studio, agli asili nido che mancano, alla scuola in genere che ci viene negata non rispondendo alle aspettative di chi la vive e che troppo spesso calpesta i diritti dei più piccoli.
E ad annegare è spesso anche la dignità delle tante realtà in lotta, costrette a battersi, inascoltate, sempre per le stesse cause (vedi la recente ri-privatizzazione dell'acqua, i trattati per il clima, il paventato ritorno al nucleare, i mega progetti che sconvolgono e schiacciano uomini e ambiente).

I pecorsi ritrovati sono, invece, le strade, i corsi e ricorsi storici, le mete che spesso ci riportano sulle stesse tracce e/o sulle stesse battaglie, ma anche i percorsi e i metodi alternativi per un "progresso" più a misura d'uomo (vedi i movimenti coerentemente in perenne lotta o le vecchie e nuove migrazioni, come pure le agognate piste ciclabili a Scampìa come altrove). Percorsi che, quando riconosciuti e ritrovati, ci portano fuori dagli abissi dell'ingiustizia e dell'intolleranza e fanno riemergere il meglio delle persone, dei luoghi, del costruire insieme un futuro vivibile e giusto». 

Furono proprio i percorsi intrapresi dal Santo al seguito degli ultimi e degli emarginati, relegati nelle periferie di tutto il mondo, a portare alla sua santificazione nell'anno cruciale dell'esplosione del "fenomeno Scampìa" agli occhi del mondo, per cui San Ghetto Martire resta particolarmente legato al corteo di carnevale di questa periferia italiana.

«Infatti, - ci confida Aldo, un altro componente dell'equipe chirurgica - è stato proprio San Ghetto a chiederci di anticipare l'intervento già in programma per i laboratori di quest'anno, per essere sicuro di potersi rimettere in tempo per il Corteo di Carnevale».

Nel rinnovare gli auguri di pronta guarigione al Santo Protettore delle Periferie, vi ripetiamo l'invito a manifestare la vostra benevolenza e devozione a San Ghetto accompagnandolo al 28° Corteo di Carnevale di Scampìa e vegliando sulla sua incolumità.

Il carnevale del Gridas a Napoli