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ACCORDI & RIFIUTI ovvero INFERNI E PARADISI FISCALI

26° CORTEO di CARNEVALE del GRIDAS a SCAMPIA

Qualevita, Aprile 2008, pagg. 14-15


Anche quest’anno il GRIDAS ha promosso il carnevale di quartiere a Scampìa. Il corteo di carnevale arriva al termine di circa un mese di laboratori creativi per la costruzione di maschere e carri a tema con materiali di risulta e riciclati.
Titolo-argomento di quest'anno è “ACCORDI e RIFIUTI ovvero INFERNI e PARADISI FISCALI”.
L'allusione è ad accordi, intese, inciuci vari che, come ormai è prassi bipartisan, avvengono sulla testa dei cittadini. E poi i rifiuti, 'a munnezza, emergenza eterna, ma anche il coraggio di opporsi di chi si sveglia dalla propria sonnolenza quotidiana e si allea, si accorda, questa volta dal basso, per proporre nuove soluzioni condivise e spesso molto più "semplici" di quelle imposte da chi ha alle spalle loschi interessi personali da mantenere. A "impersonare" questi concetti, nella contrapposizione tra buono e malamente, una enorme lavatrice industriale - 'e panne spuorche se lavano in famiglia - per chi non vuol mostrare fuori la propria munnezza e si camuffa proponendosi sotto mentite spoglie; e uno stendino, per chi non ha nulla da
nascondere e le decisioni, le alleanze, le sceglie alla luce del sole perché cerca consenso e fa l'interesse di tutti anziché il proprio.

E poi il mastodontico carro della munnezza, per un problema che non si può più scavalcare...nel senso letterario del termine! Un camion della raccolta dei rifiuti nella nuova versione-carroarmato, a sottolineare la militarizzazione della questione e l'imposizione, ancora una volta, di decisioni non condivise e stabilite a tavolino da pochi "eletti" che nulla hanno da perdere e tanto da guadagnare dall'affare munnezza. Approccio al problema, questo, che si lascia dietro solo una scia di balle (ecoballe?) molto simili alla merda, perché dentro c'è di tutto, ma che potevano essere fonte di ricchezza per chi avesse voluto, più che saputo, utilizzarle: il riciclaggio, il re-impiego dei materiali di scarto, come da anni e anni ci ostiniamo a ripetere e a
indicare come unica via alla distruzione totale, potrebbero farci uscire a testa alta da questa eterna emergenza. Allora sull'ecoballa, in precario equilibrio, come precari sono tutti coloro su cui piovono decisioni nefaste, si barcamena uno scarabeo Stercorario, che dalla merda sa trarre sostentamento e che dall'ecoballa saprebbe trarre un enorme profitto, non triturando né incenerendo materiali indifferenziati bensì, a monte, riducendo gli sprechi e poi riutilizzando e riciclando i “rifiuti”.

Non è un caso che la lavatrice alloggia su un cumulo di fustini: prodotti per la pulizia, o meglio, il nascondimento, delle vere facce della medaglia "politica a tolleranza zero" che sono anche allusione alla quantità immane di "imballaggi" e scarti delle produzioni industriali. Sullo stendino, invece, economico e funzionale, perché sfrutta l'interminabile energia solare e non produce scarti, alloggiano a mo' di panni, le bandiere dei vari movimenti dal basso, che si oppongono, con proposte condivise, alle logiche imposte dai potenti di turno. Movimenti cittadini, quasi sempre nati spontaneamente e che prendono via via consenso proprio per la valenza e la forza delle proprie azioni-proposte: ci sono i movimenti NO TAV (contro l'alta
velocità che, come rappresentammo nel 2006, lascia appesi i pendolari), NO DAL MOLIN (che resistono contro la nuova base americana a Vicenza), i vari comitati cittadini per l'acqua pubblica, per un ciclo a rifiuti zero, contro il ritorno al nucleare, ma anche esperienze dal basso che, con l'unione di tanti, riescono a resistere alla logica del profitto: il commercio equo e solidale, il circuito delle produzioni dal basso, le TV di strada e accessibili a tutti, noi stessi, il GRIDAS, i disoccupati organizzati e poi i cartelli, gli striscioni delle varie proteste inascoltate ma che hanno la loro forza nella coerenza e perseveranza e che, ci piace pensare, prima o poi la spunteranno!

A benedire il tutto, il “nostro” San Ghetto Martire, protettore delle periferie con la sua scia di ex-voto.
Immancabile, anche quest'anno, il carro creato dall'associazione "Chi rom e...chi no" che, con 45
ragazzini, nella nuovissima baracca “scola jungla” del Campo Rom di Scampìa, ha preparato un treno di bambini che porta il mondo in salvo, recuperandone le cose buone e lasciando a terra quelle brutte.

Il Maestro Gianni Tarricone, ispirato dal lezzo della munnezza, quest'anno ha dato il meglio di sé con la parodia 2008 che accompagnerà il corteo e già "allieta" le varie proteste per una gestione più razionale della questione rifiuti: «'O paese d''a munnezza» è già in vetta alle classifiche del rione! Estrema sintesi di tutto il problema, cause e soluzioni incluse: della serie dobbiamo fare tutto noi! Ma i Politici dove sono??

E ancora: i sacchetti-volanti degli Scout, ‘e galli ‘ncopp’ ‘a munnezza, il bruco della ludoteca, le
maschere dei miti africani del progetto Mammut, la difesa della biodiversità, e tanto altro ancora..

Ha concluso il corteo il consueto falò dove, allegoricamente, sono stati bruciati i simboli negativi per far trionfare i positivi: in questo caso i movimenti, la gente che si organizza e comincia a proporre soluzioni e a opporsi a anni e anni di soprusi e imposizioni ingiuste e poi il riciclaggio, unica via che ci eviterà di soccombere travolti dalla munnezza che ci circonda (dall'alto e dal basso). Il falò, quest’anno, si è tenuto al Campo Rom di via Cupo Perillo a Scampìa per suggellare una ormai consolidata collaborazione anche con i rom del quartiere.


PARODIA DEL CARNEVALE 2008:

'O PAESE D' 'A MUNNEZZA



Che schifezza, che schifezza,
'o Paese d''a munnezza (due volte)

Bertolaso e Bassolino
quanta sorde hanno jettato
Mò è venuto De Gennaro
cu l’esercito schierato.

Se pripara n’ata guerra,
è 'o destino 'e chesta Terra
Nuje pe' mò pavammo 'o prezzo
e affugammo 'int'a munnezza.

Che tristezza, che tristezza,
affugammo 'int'a munnezza (due volte)

Forse è overo ca ogne tanto
nuje facimmo 'e scustumate
ma però nun meritammo
chesta fine 'e disperate

Certo ca nisciuno è fesso
e pecchesto ce vulesse
cchiù Giustizia e Dignità
chi ha sbagliato adda pavà.

'a Giustizia e 'a Dignità
chi ha sbagliato adda pavà! (due volte)

'a camorra fa gli affari
mentre nuje tuccammo 'o funno
armi, droga e smaltimento
d''a munnezza 'e miezo munno.

Cu Saviano sotto scorta
e ‘nu stato tradetore
ce truvammo nuje ‘ngalera
e 'e mafiuse tutte fore.

Tutte fore, tutte fore,
'e mafiuse tutte fore ! (due volte)

'a pulitica è falluta
s'è scurdata 'e chesta gente
ca se senteno perdute
mò nun credeno cchiù a niente

Chi s'accatta 'o senatore
Chi se fotte l'elettore
Chesta è proprio 'na schifezza
Che pulitica 'e munnezza

Che schifezza, che schifezza,
che pulitica 'e munnezza (due volte)

Nuje facimme 'e saltimbanche
simmo guitte 'mmiezo all’ate
e dicimmo 'a 'e magnafranche
ca 'stu popolo è 'ncazzate

S'è stancato d''e fetiente
ca distruggeno 'stu munno
e si cca nun cagna niente
se ne vanno tutte affunno.

Tutte affunno, tutte affunno,
se ne vanno tutte affunno. (due volte)

Certo è overo ca 'a munnezza
ca mò vene disprezzata
è 'na fonte de ricchezza
quanno vene riciclata

e perciò vuttammo 'e mmane
'stu Paese d''a munnezza
adda riturnà dimane
'o Paese d''a Bellezza.

Votta 'e mmane, votta 'e mmane
p''o Paese d''a Bellezza.
Che schifezza e che tristezza
'o Paese d''a munnezza (due volte)

ACCORDI & RIFIUTI ovvero INFERNI E PARADISI FISCALI