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ACCORDI e RIFIUTI ovvero INFERNI e PARADISI FISCALI

Con il 26° Corteo di Carnevale è tornato il sole a Scampìa!

Il 26° Corteo di Carnevale di Scampìa era fissato per Domenica 3 febbraio 2008. Partenza alle 10:30 per agevolare gli “arrivi da fuori”, soprattutto della Malamurga, partita all’alba da Roma per il secondo anno di gemellaggio tra il carnevale del Pigneto (10° Circo Prenestino!) e quello di Scampìa. Poco prima delle 10, le nostre aspettative non sono state tradite: le nubi nere che coprivano il cielo da tre giorni, si sono aperte per dar spazio al sole. E con il sole si è snodato per le strade di Scampìa un colorato e variegato corteo: rumoroso, allegro e giocoso, ma anche pieno di proposte e, soprattutto, munnezza!

Il tema di quest’anno era «ACCORDI e RIFIUTI ovvero INFERNI e PARADISI FISCALI» con riferimento agli accordi, le decisioni calate dall’alto e imposte sulla testa di cittadini sempre più impotenti e inascoltati e i rifiuti di chi smette di sorbire, inizia a ragionare con la propria testa e si ribella alle imposizioni, alleandosi, questa volta dal basso, per proporre soluzioni concrete alle “false emergenze”. L’allusione del sottotitolo non risparmiava la crisi economica che aumenta sempre più il divario fra poveri e ricchi, tra precari, “nuovi poveri” e chi ha da sempre assicurata la propria ricchezza.

Il tema proposto ha preso corpo nelle strutture realizzate dal GRIDAS con il Circolo “La Gru” e la Scuola di Pace in circa un mese di laboratori con materiali di risulta e riciclati: una lavatrice industriale, uno stendino e un carro della munnezza. La lavatrice, carro negativo, a simboleggiare gli inciuci, gli arzigogoli dei potenti di turno per mascherare il proprio aspetto e mostrarsi sotto false e “candide” spoglie, ‘e panne spuorche se lavano in famiglia, un cumulo di fustini di prodotti per la “pulizia” con gli slogans più pungenti a sottolineare anche il cumulo di rifiuti prodotto dalle produzioni industriali; lo stendino, carro positivo delle proposte, a rappresentare chi le alleanze, le decisioni, le prende alla luce del sole e non ha, dunque, paura di mostrarsi: sotto forma di panni stesi, panni puliti, i loghi, i simboli dei movimenti dal basso, trasparenti, alla luce e al calore del sole, senza produzione di scarti ingombranti.

La questione della munnezza ha richiesto, anche quest’anno, un carro a sé, per declinarne le varie, contorte, sfaccettature. La mal-gestione del problema: la militarizzazione che si è scelta come “soluzione” per imporre scelte non condivise ha preso corpo in un camion di una fantomatica AMIA (Azienda Munnezza Italiana e Affini) in versione carroarmato che si tira dietro un’enorme ecoballa. Ma per non togliere la speranza e indicare una via concreta, sull’ecoballa, in equilibrio precario, ha trovato posto uno Scarabeo Stercorario, un insetto che dallo sterco sa trarre sostentamento e che, dall’ecoballa, molto simile a una palla di merda, poiché dentro c’è di tutto, saprebbe trarre ricchezza: utilizzando i vari materiali di scarto, opportunamente differenziati e riciclati, come risorsa. Attorno al carro della munnezza ha trovato subito posto il folto gruppo di bolognesi, arrivati a Scampìa al seguito del Centro Territoriale Mammut: l’associazione Oltre, la Banda Roncati, il Network Parata ParTot, l’Hard Coro De’ Marchi e l’associazione “Il Camaleonte nel Rusco” camuffati da imprenditori del nord che portano al Sud i propri rifiuti tossici, questa volta alla luce del sole, denunciando e smascherando un’ “emergenza” che valica i confini regionali.

E poi il coloratissimo treno preparato dall’Associazione “Chi rom e…chi no” con oltre 40 ragazzini che mettono in salvo quel che di buono c’è in questo mondo, lasciando a terra le cose brutte. L’immancabile San Ghetto Martire, protettore delle periferie con la sua scia di ex voto: i per grazia ricevuta e quelli ancora da ricevere.

E poi la parodia, azzeccatissima, del Maestro Tarricone: «’o Paese d’’a munnezza».

E ancora, il bruco della Ludoteca “Vulimme pazzià” di Secondigliano, i trampolieri del Progetto Chance di San Giovanni a Teduccio e Barra; la bandiera dell’imperialismo USA che mangia le tradizioni sudamericane della s. m. “Michelangelo” di Bagnoli; le multi-facce dei Centri di Cultura Popolare di Caivano e Afragola; i “sacchetti volanti” degli Scout dell’Agesci-Napoli 14, le scuole elementari del quartiere; la comunità "Casa dei Mattoni" di Monteleone di Fermo (AP); il Mov. Disoccupati di Scampìa e tanti altri ancora.

Molto suggestivo anche il momento finale, con la scelta di concludere il corteo, quest’anno, al Campo Rom di via Cupo Perillo a Scampìa: un segnale di amicizia e solidarietà con i rom del quartiere che da anni partecipano al carnevale e alle altre attività organizzate dalla rete di associazioni presente a Scampìa.

Ci dispiace solo di non aver potuto rendere più concreta la nostra solidarietà: avevamo chiesto alle istituzioni di “ripulire l’area” dai rifiuti che alcuni napoletani sversano abusivamente ai margini del campo, ma ci è stato risposto che ci sarebbe voluto l’intervento dell’esercito! L’esercito, in realtà, ha partecipato al corteo: sotto forma di camionette blindate delle “forze dell’ordine” a “scortare” un corteo di carnevale ritenuto, forse, pericoloso. Del resto non “stonava” con la denuncia che si voleva lanciare sulla questione rifiuti: qualcuno ha pensato si trattasse di carri “allegorici” e, in fondo, c’era del ridicolo anche in questo…

Martina Pignataro.


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Qualche dettaglio sulle strutture:


LAVATRICE:

Gli slogans sui fustini alla base della lavatrice:

. Ammorbidente SACCÀ – e la velina resisterà
. SANITA’ – una barriera per i “figli di nessuno”
. MacDonald’s – ferma la genuinità
. Biprecariato di sodio – sbianca anche i lavori più neri
. CocaCola – Lascia a secco ogni bacino idrico
. Detersivo MASTELLO al sapone di Marsiglia – lava tutta la famiglia
. Liberal DINI – la sorpresa nei fustini
. Ammorbidente PORCELLUM per ri-cambi FINI
. ThyssenKrupp – Cancella oni traccia di responsabilità
. CUFFARO sbiancante – toglie la mafia in un istante
. EROIN – per stendere il bucato
. COSA ROSSA – indicato per scolorire i rossi
. Sapone FORZISTA – scompare il Comunista
. SAVOIA – ricco di prìncipi cattivi
. GENERALE – e l’Iraq non c’è più
. MASTELLO – discredita magistrati zelanti
. COSA BIANCA – per ridare forza ai vecchi Capi
. NESTLE’ – elimina alla fonte acqua e latte naturali
. BASSOLINDO al profumo di lordura – da Acerra a Pianura
. Detergente SCARAMELLA – sparisce anche la cella
. BERLUSCA saponella – tutte le colpe cancella (SCADUTO)
. CALDEROLI – separare i bianchi dai colorati
. BORGHEZIO Bucato – per cervello bacato
. CASINI candeggio – prolunga il vagheggio


STENDINO:

I panni stesi sullo stendino:

. Bandiera della PACE
. Bandiera NO TAV
. Bandiera NO DAL MOLIN
. Bandiera del GRIDAS
. Bandiera del Movimento disoccupati di Scampìa
. Sacco di Juta del commercio equo e solidale

L'informazione dal basso:
. CARTA
. insu^tv (la telestreet di Napoli)
. Arcoiris.tv
. Produzioni dal basso

e ancora:
. I movimenti per l’acqua pubblica
. Le note musicali – la musica che muove il mondo
. Banca Etica

Sulla base dello stendino ci sono altri striscioni:

. AMMAZZATECI TUTTI – omaggio agli studenti della Locride, i movimenti contro la camorra
. RICICLO contro l’emergenza – le proposte dei cittadini contro la scellerata gestione della questione rifiuti
. BASTA MORTI SUL LAVORO
. LA 194 NON SI TOCCA – per fermare i tentativi di ripensamenti sull’ABORTO
. NUCLEARE? NO GRAZIE! - Contro i rigurgiti pro-nucleare
. NO INCENERITORI

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PARODIE:

Qui il testo della parodia «'o Paese d' 'a munnezza» creata dal Maestro Gianni Tarricone per il 26° Corteo di Carnevale del GRIDAS.
Scarica il brano in mp3.


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Di seguito le parodie create dall'Hard Coro De' Marchi arrivato a Scampìa, da Bologna, per il corteo di Carnevale:


Sulla musica di «'a 'ndrezzata»:

'A 'NDREZZATA ('E MUNNEZZA):

O puort' 'e Scampìa amm' sbarcat'
cu tanta bella rrobba carecat'
ca tutt' chell' c'a nord ce fete
v' 'o regalamm' a vvuje cu mane e pere

Ca ch' 'e rrifiute tossece
è 'na bellezza oinè
se fann' tanta sorde
so' cose 'a stravedè

Ca ch' 'e rrifiute tossece
è 'na bellezza oinè
si 'e ppuorte assaje luntane
e nuje 'e ppurtamm' a tte!


Simme venute d' 'a luntana via
pe' te venì a lassà munnezza mia
ca 'a casa nostra ce piace pulita
vuje state ggià 'nguaiate...
che chiagnite?

Ca ch' 'e rrifiute tossece
è 'na bellezza oinè
l'industria e 'e sorde a nuje
e 'a munnezz' a tte!

Ca ch' 'e rrifiute tossece
è 'na bellezza oinè
'o nord è rose e sciure
e schiatt' 'o sud oinè!


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Nun saccio che vulisseve
'nu lietto de viole
ma mo' nn' è ttiempo ancora
ce sta sul' munne'
ce sta sul' munne'!

Tu vide comme sfila
'stu vuzzo 'ncopp' a ll'acqua
Oinè che t'aggio fatt'
ca nun ce vulimm' cchiù
ca nun ce vulimm' cchiù!

Muglierema ca m'è morta
era 'nu piezz' 'e femmenona
teneva 'e cosce storte
s''e vvuleva adderezzà
s''e vvuleva adderezzà!

Sta povera vicchiarella
vire comm'è ridotta
e sott' a ll'aria strutta
e nun po' cchiù cumparè
e nun po' cchiù cumparè!

Quann' m' cocc' 'a sera
m'abbraccio 'a Jervolino
e quann' po' è matina
me scet' 'int' 'a munne'
me scet' 'int' 'a munne'!

Chill'ate ch'è arrivate
tene 'nu nomm' 'e sant'
ma 'e llacreme de sang'
t''e vvo' fa' chiagne a tte
t''e vvo' fa chiagne a tte!

E mastu bassolino
era 'nu capo fumatore
pe' s'appiccia' 'na pippa
ce metteva cchiù de 'n'ora
ce metteva cchiù de 'n'ora!

E lla lla lla
sempe chesto saje fa'
e mastu Bassolino
nun te ne 'ncarreca'
nun te ne 'ncarreca'