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Il legno compensato

Oltre che a rivestire il fondo dei mobili, il legno compensato si presta a una molteplicità di usi che lo rendono particolarmente adatto ad attività creative e alla realizzazione di strutture, forme di tutti i tipi e dimensioni.

Esistono in commercio, oltre al più comune compensato di pioppo, che si vende in fogli di m. 1,25 per 2,25 di spessore dai tre millimetri ai venti millimetri (si parla allora di multistrati) compensati impiallicciati di essenze meno tenere mogano, frassino, castagno, ecc., che si prestano a realizzare composizioni policrome, sfruttando la colorazione naturale delle diverse essenze.

Il più versatile e facile da trovare è quello di pioppo dello spessore di quattro millimetri, che è anche il più economico, lire ottomila il foglio.

Scolpire il compensato o ricavare da fogli vergini forme significative è possibile usando un seghetto ad arco e lame dal n.3 al n. 6.
Anche qui è la lama del seghetto che deve disegnare, ricavando le forme dalla superficie uniforme.

I migliori seghetti ad arco sono quelli a struttura tubolare, che vibrano di meno di quelli in piattina di ferro curvata, e perciò sono meno inclini a far spezzare le lame.
Ne esistono con l'arco molto allungato, circa quaranta cm. di profondità, che permette di girare agevolmente con la lama, senza essere intralciati dal resto del foglio.

Per tagliare il foglio intero in pezzi più piccoli è utile una taglierina (coltello Stanley 199) ripetendo l'incisione più volte fino a incidere tutti e tre gli strati del compensato.

Si può disegnare la traccia del taglio da effettuare sul compensato con una matita. La traccia si cancella poi scartaventrando. I pezzi segati vanno scartavetrati per eliminare schegge e rifinire i bordi, insistendo più o meno a seconda che si vogliano spigoli vivi o bordi arrotondati.

Il prodotto finito si può colorare in vari modi, inzuppandolo di anilina, colorante ad acqua o ad alcool che lascia intatto il disegno delle fibre, poi, dopo ventiquattrore di essiccatura ci si può passare il turapori, vernice isolante alla nitrocellulosa che impermeabilizza il legno (utile perché se no ogni goccia d'acqua che cada sul legno lo stingerebbe) e dopo essiccatura e scartavetratura (con carta a grana sottile n 1 o n. 0) si può finire con cera per mobili, da spalmare a tampone, o straccio, o vernice flatting, da dare a pennello, per ottenere superfici matte (cera) o lucide (flatting).

Si possono produrre con il compensato strutture piane, figure, sagome, pupazzi, o a tre dimensioni, sfruttando spessori o spezzoni diversi e combinandoli insieme o strutture animate che si muovano a contrappeso, sfruttando il contrasto tra forza di gravità e resistenza dell'aria.

Il legno compensato