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Intervista al Santo

Intervista pubblicata sul mensile "Fuga di Notizie" di Marzo 2010, pag. 6.

L’ANGOLO della GRU: San Ghetto: primo cittadino di Scampia!

di Aldo Bifulco

Spesso le interviste  di questo “Angolo” sono servite a dare visibilità a personalità interessanti, ma nascoste, a umili  servitori del quartiere. Oggi tocca ad un personaggio “illustre”, salito agli onori della cronaca e che, sono sicuro, in caso di referendum risulterebbe “primo cittadino di Scampia”.
Eppure Anna ed io (a noi è stato affidato il restyling dopo l’increscioso incidente) abbiamo provato una grande tenerezza quando l’abbiamo visto, triste, immobile sul “tavolo chirurgico”. In fondo ci chiedeva di ridargli l’aspetto e le forze per continuare a vigilare sul corteo e sul quartiere. Non  chiedeva di attenuare le rughe per sembrare goffamente più giovane, né di accrescere in altezza e nemmeno una capigliatura rinnovata.
Invece io sì, ci ho provato quando l’ho visto guarito: io, calvo da una vita, gli ho chiesto una folta e brillante criniera e  per un istante, solo per un istante mi è parso di essere stato esaudito.
Ed ora, folgorato più che mai dalla fede, mi accingo all’intervista.

1) Chiedo sempre ai miei intervistati di fare una breve presentazione di sé, anche per un personaggio illustre e noto come Lei può essere utile una breve descrizione della Sua figura...
Sono San Ghetto Martire, protettore delle periferie. Sono stato santificato in occasione del 1° maggio del 2005: era l’anno della faida di Scampìa che aveva visto accendersi i riflettori su questa periferia e i miei primi seguaci, il GRIDAS che mi custodisce durante l’anno, mi allestirono per dare voce ai ghetti e a tutte le periferie che si somigliano per problematiche, ma soprattutto per il modo in cui vengono gestite o mal-gestite le richieste dei cittadini che vorrebbero viverle anziché subirle.
Ho subito trovato uno stuolo crescente di seguaci di cui mi porto dietro gli ex-voto: i “Per grazia ricevuta”, per le spropositate opere calate dall’alto a mo’ di grazia da chi di dovere, e i “Per grazia da ricevere” per tutti i diritti e le umili richieste che i cittadini di periferia aspettano, da sempre, come se fossero grazie.


2) Ha da poco subito e superato brillantemente un delicato intervento chirurgico al volto...può raccontarci com'è andata?
Ah, si è trattato di un banale incidente: nel rientrare al centro sociale, dopo il corteo di carnevale dello scorso anno, i miei accompagnatori mi fecero involontariamente scontrare con una fronda d’albero, e sì che c’è tanto verde a Scampìa! Non avrei voluto nemmeno sottolineare troppo la cosa, ho subito perdonato gli incauti accompagnatori, ma sa, una personalità come me… I miei chirurghi si sono rivelati bravissimi e mi hanno rimesso a nuovo in tempo per il nuovo corteo: sa io ci tengo molto a presiedere a questa tradizione di Scampia: non mi perdo un corteo!

3) Veniamo subito alla polemica che l'ha vista protagonista con il suo "rivale" San Valentino...
No, ma che dice? Rivale è una parola grossa.. Valentino è un collega, sì certo, un po’ più altolocato: io sono il Santo dei ghetti e dei ghettizzati, lui più banalmente degli innamorati, e chi non lo è! Se l’è presa un po’ a male perché a causa della coincidenza di date, il corteo di carnevale quest’anno è coinciso con i suoi festeggiamenti, ma non è nemmeno offeso con me, o meglio, non sarebbe lui, lo conosco, è un santo bravo ma, vede, si è un po’ fatto prendere la mano con tutte quelle sponsorizzazioni: la Nestlè cui appartiene la Perugina, ci sono interessi economici forti che premono, consumismo, affari, gadgets così la tensione sale…ma abbiamo subito chiarito, dopotutto l’anno prossimo cambierà la data del corteo di carnevale e tutti i malumori rientreranno.

4) Un'ultima domanda: c'è chi insinua che abbia fatto piovere all'ultimo corteo di carnevale perché insoddisfatto delle cure ricevute durante la sua convalescenza...
Ma no, si è trattato di un malinteso. Volevo anche chiarire con gli organizzatori del corteo, ma ho visto che non se la sono presa per la pioggia, anzi, sembravano irrorati di nuova vitalità e il corteo anche quest’anno è stato bellissimo! Gliel’ho detto, sono stato assistito benissimo, la devozione dei dottori che mi hanno rimesso a nuovo è cresciuta e con essa la loro attenzione a non farmi sfigurare. Sa com’è andata? Le confesso che, ancora sotto l’effetto dell’anestetico, mentre mi risvegliavo, ho sentito parlare di navi, zattere, perfino di una tartaruga!...o era una carretta? Ho ricordi ancora un po’ vaghi…ma le dicevo, sentivo chiedere in continuazione “Ma galleggia?” e così ho pensato servisse acqua, tanta acqua…è stato un malinteso, gliel’ho detto. Ma i miei seguaci sono grandi e hanno dato lo stesso il meglio di sé: dopotutto, i cittadini delle periferie sono da sempre abituati a cavarsela da soli!

5) Allora non abbandonerà le Periferie?
Ma certo che no! Ci mancherebbe altro!

Intervista al Santo