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Addio Felice

Credo che con Felice Pignataro non sia morto solo uno dei più grandi artisti di strada del panorama italiano, ma la voce pura e mai rassegnata di Scampia, la voce del riscatto e della dignità di una periferia che è stanca della camorra e delle tante promesse di un governo che la ricorda solo in campagna elettorale.
Esponendosi sempre in prima linea, attraverso le sue mille attività come i murales e i carnevali del Gridas, tra i pochi se non unici eventi capaci di riunire in modo costruttivo ed intelligente i bambini di Scampia, facendoli divertire e pensare nello stesso momento.
La sua morte lascia un vuoto incolmabile nel quartiere, ma il suo esempio di vita, arte ed impegno politico rimarranno per sempre la sola strada da seguire.

Daniele Sanzone